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Siamo tutti oil traders?

Durante la settimana che si chiude oggi, il petrolio ha toccato i 44$ e gli operatori hanno letto in questo rialzo da un lato una riduzione dei rischi di deflazione, e dall’altro un segnale di forza dell’economia globale

di Redazione Soldionline 22 apr 2016 ore 09:19

Commento giornaliero di www.recce-d.com

Scriveva il Financial Times ieri mattina: We are all oil traders at the moment. Questo perchési ha l’impressione, seguendo ogni giorno i mercati finanziari, che il recupero del prezzo del petrolio abbia aperto, già da due mesi, una nuova fase di RISK ON sui mercati finanziari. A molti osservatori, sembra che il fattore determinante, in questa nuova fase, sia proprio il petrolio: ben più importante delle parole delle Banche Centrali. E fosse così, sarebbe una conferma di quando rapidamente, e profondamente, è cambiato il modo di comportarsi, le catene causa-effetto, sui mercati. Durante la settimana che si chiude oggi, il petrolio ha toccato i 44$ e gli operatori hanno letto in questo rialzo da un lato una riduzione dei rischi di deflazione, e dall’altro un segnale di forza dell’economia globale
 
Importantly, the rebounding oil price has calmed the fears of a deflationary spiral that rattled markets at the start of the year and had some questioning the effectiveness of central bank policy. Investors are interpreting higher commodity prices — led by Brent crude approaching $46 a barrel on Thursday, the highest level since late November — along with very supportive central bank policies as signalling stronger economic growth later this year.
 

Come già detto, questo andamento del petrolio ha avuto un impatto diretto anche su azioni, obbligazioni e valute:
 
 “Investors have re-levered and adjusted their positioning, with macro funds, long/short equity strategies, volatility targeting and risk parity portfolios having already increased their exposure to equities.”
 
Dove andrà adesso il petrolio? Nel primo grafico sotto, vi abbiamo fornito una ricostruzione della storia del prezzo del petrolio dal Secondo Dopoguerra: è interessante in particolare seguire l’andamento della linea rossa, che è il prezzo del petrolio al netto del tasso di inflazione. Nel secondo grafico che segue, vedete il dettaglio della storia più recente (dal 2015) ed in particolare le diverse fasi di rialzo e di ribasso. Su queste basi, la nostra aspettativa è per un tentativo del prezzo del petrolio di superare i 50$ già nel primo trimestre (come avevamo indicato sul nostro Blog già a fine 2015) e recuperare i valori di inizio 2015.
 
 CONCLUSIONE  Per ciò che riguarda la gestione del portafoglio, il dato forte di questo 2016, fino ad oggi, è il recupero delle materie prime, e delle petrolio in particolare: a noi di Recce’d sembra che questo sia anche il rischio più grande, perché sono stati fino ad oggi sottovalutati i rischi collegati ad una ripresa dei prezzi delle materie prime, e dei rpezzi in generale. 

storia-del-prezzo-del-petrolio-dal-secondo-dopoguerra

fasi-di-rialzo-e-di-ribasso-del-petrolio

GLI ALTRI TEMI
che avranno oggi un visibile impatto sui mercati li trattiamo nel nostro The Morning Brief (disponibile dalle ore 7,00 per i Clienti e attraverso la nostra app). Ecco una sintesi per punti:

1.     Draghi e la Germania: la questione è aperta. Della giornata di ieri colpisce soprattutto la reazione del Bund, passato in una sola seduta dal 0,15% di rendimento a scadenza allo 0,25% (con conseguente caduta dei prezzi)

2.     USA: i dati di Microsoft e Alpahabet (Google).
   Settimana fondamentale, quella ch si chiude oggi, per gli investimenti nel settore Tech

3.     Borsa USA sempre vicina a 2100.     Anche in una giornata senza direzione come quella di ieri, dalla Borsa arrivano segnali forti

4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    questa settimana la sezione dedicata all’operatività si è concentra sui cambi: oggi chiudiamo con la sterlina GBP in attesa di Brexit

5.     SEZIONE L'ANALISI      questa settimana i nostri Clienti hanno analizzato, insieme a noi, i dati più recenti dalla Cina: oggi chiudiamo con le recenti dichiarazioni di George Soros

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