Ripresa globale sincronizzata: dove?
Ma se la crescita non c’è, allora gli investitori che hanno “comperato rischio” nei primi sei mesi del 2017 che cosa hanno comperato, in realtà? Forse … Tulipani?
di Valter Buffo 29 giu 2017 ore 09:12Commento giornaliero di www.recce-d.com
Dopo avere letto i dati macroeconomici, la domanda sorge spontanea: la “ripresa globale sincronizzata” di cui hanno parlato sia le Reti di promotori finanziari, sia le grandi banche globali di investimento, a quale Pianeta fa riferimento? Perché sulla Terra, non c’è traccia: i dati, molto semplicemente, dicono che NON ESISTE. A cominciare dai beni durevoli USA dell’altro ieri.
The broad slowdown in equipment orders and shipments raises the risk that business investment will provide less of a boost than anticipated to the economic rebound this quarter, leaving the heavy lifting to household spending. The outlook for capital-goods production is clouded by cooling automobile sales, while overseas markets -- though improving -- are yet to show the kind of demand acceleration that would spur exports of U.S.-made goods.
E sono costrette a frettolose marce all’indietro le stesse banche globali di investimento:
Bank of America Merrill Lynch has downgraded its outlook on U.S. gross domestic product in 2018 to 2.1 percent from an earlier forecast of 2.5 percent. "Hopes for a big fiscal stimulus have faded, prompting us to remove most of the fiscal impulse from our forecast for growth next year," Michelle Meyer, the firm's head of U.S. economics, wrote in a research note. "We do not believe that fiscal easing is a necessary condition for the recovery to persist."
Ma non basta! Martedì abbiamo assistito anche ad una altra clamorosa retromarcia, quella del Fondo Monetario Internazionale (prima figura sotto), che è stata la pietra tombale sull’euforia del “Trump Bump”, un esito che chi segue Recce’d ha visto anticipato fin dai primi mesi del 2017. Nel nostro The Morning Brief poi la settimana scorsa abbiamo segnalato, ed analizzato, le difficoltà del settore immobiliare, che egli USA ed anche (parola di Carney) nel Regno Unito attraversa una fase controversa (il dato di ieri nel secondo grafico sotto).
CONCLUSIONE Ma se la crescita non c’è, allora gli investitori che hanno “comperato rischio” nei primi sei mesi del 2017 che cosa hanno comperato, in realtà? Forse … Tulipani?
Fonte: Guardian
Fonte: RTT
Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 29 giugno 2017, abbiamo trattato i seguenti temi:
- C’è ancora la crescita? Oggi dagli USA i dati per la spesa PCE dei consumatori
- Borse: ieri abbiamo visto un (prevedibile) rimbalzo negli USA, trascinato dal dollaro debole
- Dollaro contro euro: ieri sopra 1,1400, il target chiaramente è sopra a 1,1500
- SEZIONE L'OPERATIVITA' questa settimana sul piano operativo ci occupiamo di una semplice domanda: quando gli investitori saranno in costume da bagno, arriverà l’impennata di volatilità?
- SEZIONE L'ANALISI questa settimana il tema del nostro approfondimento è Brexit, che a distanza di 12 mesi ancora nessun sa dire precisamente che cosa è, né che implicazioni avrà. Chi ha spostato gli uffici, nel frattempo? Nessuno.