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Quale P/E di Donald J. Trump?

La Borsa degli Stati Uniti ha prima festeggiato l’elezione di Donald J. Trump alla presidenza, e poi presso una pausa (lunghissima) in attesa che dallo stesso Trump arrivassero indicazioni concrete (che a tutto oggi mancano) sulla tassazione degli utili

di Valter Buffo 18 gen 2017 ore 09:00

Commento giornaliero di www.recce-d.com

 

La Borsa degli Stati Uniti ha prima festeggiato l’elezione di Donald J. Trump alla presidenza, e poi presso una pausa (lunghissima) in attesa che dallo stesso Trump arrivassero indicazioni concrete (che a tutto oggi mancano) sulla tassazione degli utili, sulla politica industriale e sul commercio con l’estero. Fino ad oggi, di concreto c’è nulla: e diventa quindi più complesso, per chi opera e gestisce portafogli, formulare previsioni quantitative, che pure in qualche caso sono indispensabili, ed inevitabili.  Tra questi spicca naturalmente la stima degli utili delle Società quotate, da cui non è possibile prescindere per valutare gli investimenti in azioni, stima che proprio in queste settimane deve essere continuamente aggiornata e rinfrescata, mano a mano che vengono pubblicati i risultati trimestrali delle Società quotate a New York. Da sottolineare che l’insediamento di Trump non è la sola anomalia a condizionare questa stagione delle trimestrali: a 11,5, l’indice VIX della Borsa di Chicago, che misura la volatilità attesa per l’indice S&P 500 (implicita nei prezzi delle opzioni trattate appunto alla Borsa di Chicago) è al punto più basso della sua storia, in linea con quello della stagione delle trimestrali del gennaio 2007. Noi oggi scegliamo di segnalarvi alcune valutazioni di Tom Lee, che è un analista Usa famoso per il suo ottimismo sulla Borsa: in questa occasione, Tom Lee si schiera invece tra i pessimisti. Tra i dati che Lee mette in evidenza, a supporto della sua visione quanto meno prudente, ne scegliamo uno che a noi di Recce’d risulta molto significativo. Il 2016 nel suo insieme (dopo il crollo di gennaio) è stato un periodo a volatilità bassissima, per la Borsa di new York: così tanto bassa che ha fatto registrare il record negativo di giorni (sette, come vedete nel grafico sotto) nei quali l’indice è stato trattato ad una distanza superiore al 3% dei suoi massimi assoluti di ogni tempo. Questo dato è da tenere nella massima attenzione, così come a nostro avviso per comprendere il momento delle Borse è molto utile osservare quello che racconta il secondo grafico qui sotto, ovvero l’andamento dell’indice Dow Jones da metà dicembre in avanti (parte alta).


CONCLUSIONE   Recce’d oggi vi segnala i due grafici più importanti per comprendere questa fase dell’indice S&P 500 di New York

volatilita-attesa-per-l-indice-s-p-500

andamento-del-dow-jones-da-meta-dicembre

Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 17 gennaio 2017, abbiamo trattato i seguenti temi:

 

  1.     Theresa Maybe e la sterlina GBP: si è confermato un copione già visto, almeno due volte negli ultimi sette mesi
  2.     Notevole anche stamattina in Asia la debolezza del dollaro USA prima dell’insediamento di Trump
  3.     I dati per l’inflazione di oggi in Eurozona ed USA muoveranno il comparto delle obbligazioni
  4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    Il dato di venerdì scorso per le vendite al dettaglio ha confermato l’attualità del nostro lavoro sul settore dei Beni di Consumo
  5.     SEZIONE L'ANALISI  Ci è sembrato utile approfondire per chi ci legge il tema del commercio internazionale nella settimana di Insediamento di Trump, e le dichiarazioni di ieri del Presidente cinese Xi lo confermano

 

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