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Politica, macro e flussi: cosa guiderà il mercato italiano

Piazza Affari continua a essere il peggiore mercato internazionale; da inizio anno il FTSEMib registra una flessione del 24,3%. Cosa aspettarsi per i prossimi trimestri?

di Edoardo Fagnani 22 set 2016 ore 10:19

Piazza Affari continua a essere il peggiore mercato internazionale; da inizio anno il FTSEMib registra una flessione del 24,3%.
Guglielmo Manetti, Vice Direttore Generale di Intermonte Advisory, ha segnalato che negli ultimi mesi la forbice si è allargata decisamente la sottoperformance rispetto agli altri mercati. L'esperto ha evidenziato che la differenza di performance tra Italia e resto del mondo si è allargata dopo lo scoppio del fallimento di Lehman Brothers nel 2008. "Salvo pochi anni, la sottoperformance rispetto agli altri mercati è diventata praticamente strutturale", ha precisato Guglielmo Manetti.
L'esperto ha evidenziato che la sottoperformance si è accompagnata a una graduale rarefazione degli scambi sul mercato, una situazione che rende Piazza Affari ancora meno attraente agli occhi dei grandi investitori istituzionali.
Sulla base di questi presupposti Guglielmo Manetti ha analizzato quali potranno essere le linee guida di Borsa Italiana per i prossimi trimestri.

COSA PUO' GUIDARE IL MERCATO DA QUI A FINE ANNO? UNA ANALISI DEL NEWSFLOW DEI PROSSIMI MESI
Gli ultimi mesi stanno evidenziando come il ritorno del rischio politico sull’Italia, unito a risultati di crescita della nostra economia ancora deludenti, stia influenzando negativamente il “sentiment” sul mercato italiano, impattando in maniera violenta i settori finanziari e quelli più direttamente legati all’andamento dell’economia domestica.

italy6In questo contesto di mercato appare quindi particolarmente rilevante analizzare il newsflow dei prossimi mesi per individuare gli elementi che riteniamo particolarmente rilevanti ai fini del potenziale impatto sul sentiment e sulla propensione a investire degli investitori istituzionali che latitano da qualche tempo.

CONCLUSIONI DI INVESTIMENTO: MONITORARE IL NEWSFLOW E' UTILE PER MIGLIORARE IL TIMING SUL MERCATO
In un mercato che rimane dominato dal top down, dalle scelte delle banche centrali e dalla maggiore o minore propensione al rischio degli investitori è difficile adottare un approccio puramente fondamentale che non tenga conto delle molteplici variabili in gioco nell’effettuare scelte di investimento su azioni italiane.

Abbiamo analizzato più volte come il mercato italiano non sia caro dal punto di vista strettamente fondamentale, esprimendo in particolare un dividend yield ragionevolmente sostenibile e visibile intorno al 4% contro tassi a lungo in Italia sotto il 1.3%.

Tuttavia comprendiamo che l’eccezionale avversione al rischio che colpisce le azioni italiane richieda un’attenzione particolare da parte degli investitori. In quest’ottica vediamo gli eventi relativi al settore bancario come un termometro per il nostro mercato.

A parte quindi gli eventi cosiddetti “sistemici”, che comprendono il referendum sull’abolizione del senato, le elezioni presidenziali USA, gli esiti del meeting OPEC e le decisioni della FED sul possibile rialzo tassi, riteniamo che valga la pena fare attenzione anche ai seguenti eventi specifici sul mercato italiano:

- Esito del voto dell’assemblea straordinaria della Banca Popolare di Milano: un esito negativo avrebbe un impatto secondo noi molto negativo sul settore e sulla credibilità politica del governo Renzi, che ha fatto della riforma delle banche popolari uno dei suoi punti di forza. Un esito favorevole invece avrebbe un impatto positivo sul processo di consolidamento, visto il sentiment particolarmente negativo che permane sulle banche
- Dettagli sulla manovra finanziaria 2017: l’entità dello stimolo all’economia, e il conseguente probabile sforamento dei parametri deficit/PIL imposti dalla UE, daranno la misura della forza negoziale dell’Italia in questo momento di auspicate politiche espansive che aiutino la ripresa economica
- Dettagli sull’aumento di capitale del MPS: al di la del timing, che dovrebbe essere ragionevolmente nei primi mesi del 2017, riteniamo molto importante avere i dettagli sulle condizioni di finanziamento e sulla strutturazione della tranche di mezzanino legata alla cartolarizzazione delle sofferenze per capire il grado di impegno che le banche finanziatrici sono disposte a mettere nell’operazione

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