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Petrolio nel 2015: prezzi alla ricerca di una soglia minima

Lo stato del mercato suggerisce che le condizioni dell’offerta di petrolio potrebbero restare tranquille per gran parte del prossimo anno, riducendo il rischio di una ripresa dei prezzi

di Mauro Introzzi 9 dic 2014 ore 12:16

A cura di Tobias Merath, Head of Cross Asset and AI analysis di Credit Suisse Private Banking & Wealth Management

COSA HA CAUSATO IL CALO DEI PREZZI DEL PETROLIO?
Nella seconda metà dell’anno, i prezzi del petrolio hanno iniziato la loro maggiore correzione dalla crisi finanziaria del 2008. La domanda è: cosa ha dato il via a questa correzione e quale può essere una soglia credibile per i prezzi del petrolio? La correzione è stata inizialmente innescata dal fatto che la ripresa stagionale della domanda di petrolio, che normalmente avviene nel terzo trimestre, è stata nettamente più debole della norma. Inoltre, le tensioni sull’offerta in Libia sono venute meno e, allo stesso tempo, la produzione di petrolio di scisto negli USA continua ad aumentare.

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petrolio_6In sintesi, si potrebbe dire che l’aumento dell’offerta di petrolio di scisto ha inizialmente compensato i problemi sul fronte dell’offerta in alcuni paesi OPEC. Tuttavia, quando questi problemi sono venuti meno, il mercato ha iniziato a ritrovarsi in una situazione di eccesso dell’offerta che ha spinto al ribasso i prezzi. Dopo una correzione di questa portata, alcuni paesi OPEC come l’Arabia Saudita, avrebbero di norma iniziato a ridurre la produzione. Questa volta, tuttavia, sembrano essere disponibili ad accettare prezzi più bassi per proteggere la loro quota di mercato. I nuovi progetti per l’estrazione di petrolio di scisto negli USA richiedono che i prezzi siano nella fascia di 60–80 dollari per andare in pari. Quindi, se i prezzi rimangono inferiori a 80 dollari più a lungo, vi sono buone possibilità che l’aumento della produzione del petrolio di scisto possa rallentare, a tutto vantaggio dei produttori OPEC.

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LA SOGLIA MINIMA DEI PREZZI DEL PETROLIO

Le condizioni attuali del mercato suggeriscono che le condizioni dell’offerta di petrolio potrebbero restare tranquille per gran parte del prossimo anno, riducendo il rischio di una rapida ripresa dei prezzi del petrolio. Dopo la recente correzione, tuttavia, i rischi di ribasso sono anch’essi piuttosto limitati. Se per i paesi dell’OPEC quali Arabia Saudita, Kuwait, EAU e Qatar, prezzi compresi tra 70 e 80 dollari sembrano accettabili – almeno per un certo periodo -, un ulteriore calo a 60 dollari o persino 50 dollari è probabilmente inaccettabile. Il nostro modello di fair value, che mette in relazione la domanda, le scorte ed i costi di finanziamento con i prezzi del petrolio, suggerisce inoltre che il petrolio sarebbe nettamente sottovalutato a prezzi inferiori a 75 dollari. È anche probabile che questi livelli di prezzo rallentino l’espansione della produzione del petrolio di scisto. Nel complesso, crediamo che i prezzi del petrolio potrebbero trovare una soglia attorno a 70 dollari . Nella nostra Migliore Idea d’Investimento «Il lato positivo del calo dei prezzi delle materie prime», identifichiamo i principali beneficiari di queste prospettive dei prezzi.

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