Ora, l’obbligo delle cautele
Da Oriente a Occidente, i grandi listini si aggirano sui massimi storici, seppure con alcune titubanze di breve durata. E Warren Buffett, che senz’altro se ne intende, ha disegnato uno scenario ottimistico.
di Mario Elia 22 gen 2018 ore 10:26Chi si morde le mani per non aver approfittato del più notevole rialzo storico, si consoli al pensiero che poteva finire anche diversamente, in considerazione delle tante tensioni geopolitiche mondiali.
L’argomento che tiene banco in questi giorni, ovviamente, è quello delle riforme fiscali che, se ben orchestrate, potrebbero dare nuovo slancio alle economie, purché alleggerite dalle ricorrenti e asfissianti burocrazie, per non parlare della diffusa corruzione.
ABOUT ITALY
Nel Belpaese la classe giornalistica, mai a corto di inventiva, ha lanciato il tema “formiche e cicale”, proprio come se i nostri conterranei, sepolti da un debito pubblico aberrante, potessero già permettersi o immaginare un nuovo miracolo economico.
Procediamo nella ricerca delle perle di Piazza Affari, ove una schiera di imprenditori, che sarebbero stati molto cari a Schumpeter, continua a dar vita ad aziende dall’ammirevole capacità di innovazione.
Ci soffermiamo quindi su Diasorin che capitalizza ormai quasi 4.500 mln di euro ed è specializzata, a livello mondiale nel settore diagnostico.
Il grafico a sei mesi potrebbe creare qualche incertezza nell’investitore:
La sostanza, tuttavia, sta nel fatto che la media mobile a 5 giorni sovrasta sia la linea del prezzo che (di gran lunga) quella a 20 giorni.
DONCHIAN STRATEGY SEMPRE IN FORTE UTILE
Come anticipato, lunedì 11 dicembre scorso siamo entrati al rialzo con il certificate a 10,09 euro e con soddisfazione abbiamo raggiunto il +8,33% della somma investita.
FONDAMENTALMENTE
Il nostro poker di titoli è tornato alle buone maniere e presenta dei profitti degni del nome che portano:
L’incremento medio netto è ora pari al 14,46%, raggiunto in cinque mesi.
INVESTIMENTI FLASH
Si tratta degli investimenti flash mirano a cogliere i rialzi (o i ribassi) in fase precoce. Continuiamo a detenere l’interessantissima Dollar General Corporation, possente discount retailer Usa.
Il 29 novembre scorso l’abbiamo accolta in portafoglio a 88,62 Usd e in chiusura di settimana, dopo 24 sedute, ha raggiunto un incremento del 15,08%.
LA SFERA DI CRISTALLO
Tutto tranquillo, almeno in apparenza, sull’immagine dell’indice della paura, che però ha chiuso la settimana a 11,27 punti: