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Mercati, prove generali di rientro alla normalità

Fra i grandi listini, solo Singapore chiude sui massimi. Per il resto, vaga nell’aria un sentiment molto guardingo e riflessivo, che a questo punto indica la giusta strategia d’investimento.

di Mario Elia 20 nov 2017 ore 10:16

Tema mondiale della settimana: le prospettive fiscali Usa consolideranno il “Trump rally” che, a catena, continuerà ad influenzare i mercati mondiali? Chissà, visto che c’è chi interpreta i cali dell’ultima settimana come il segno di una stagione si sta chiudendo.

Andrebbe bene così, visto che i rialzi sono stati lunghi e fruttuosi. La temuta bolla, quindi, potrebbe non esplodere, pur se parecchi argomenti e riflessioni propendono per l’opposto. Il sistema si regge sulle economie forti, che per  ora non vacillano. I dati sull’occupazione sono confortanti e i mercati immobiliari americano e tedesco sono fiorenti, anche troppo.

 

ABOUT ITALY

Il Belpaese è sotto pressione per il comparto bancario. Dopo Mps, Carige, Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti, Popolare di Vicenza e Veneto Banca ora perdono alla grande Carige e Creval. A far tempo dal 2008, quanti sono stati i premier, i ministri del Mef e i responsabili delle principali istituzioni di rilevazione e di controllo che non abbiano ripetuto “il nostro sistema bancario è solido…”? Sarebbe intelligente riesumare le tante agenzie di stampa diffuse e gli altrettanti articoli pubblicati, farne una bella raccolta e inviarli ai prestigiosi esternatori, unitamente alla richiesta di dimissioni e alla damnatio memoriae.

In tanto scompiglio, il Ftse Mib è vistosamente arretrato, passando in 11 sedute da 23.046 a 22.093 punti:

 

immagine-ftse-mib

 

Come di consueto, andiamo alla ricerca della pecora bianca, esaminando l’andamento di Recordati, illustre gruppo farmaceutico fondato nel 1926, che conta oltre 4mila dipendenti ed è presente in tutta Europa, Russia ed Usa. Fra le varie eccellenze, è attualmente specializzata in molecole utili in cardiologia e urologia. L’analisi tiene conto di numerose indicazioni del sito alla sezione Traova Titoli.

La tabella:

 

 

Azienda

 

Cap. mln Euro

 

Roe

 

P/E

 

P/BV

 

Beta

 

Yield %

 

Roi

 

Recordati

7.955 Valida

26 Valido

34 Già elevato

8,8 Elevato

0,29 Validissimo

1,84 Valido

29

Valido

 

Le azioni flottanti rappresentano il 50% circa della capitalizzazione, mentre l’indebitamento aziendale supera di poco il 32%. Dal 2012 al 2016, i ricavi sono passati da 828 a 1.154 mln di euro e gli utili netti da 119 a 237 mln di euro.

Quanto alle news di varia origine, tutte positive, invitiamo i lettori a scorrere quanto riportato da SoldiOnline.

 

UNO SGUARDO DAL PONTE

Andrea Curti (Private Banker) e Fabio Donalisio (Market Analist) commentano il tema dei paradisi fiscali e il caso della regina Elisabetta.

Dopo i Panama Papers è il turno dei Paradise Papers. Una nuova lista di nomi eccellenti accomunati da una caratteristica: hanno investito in società offshore. A rendere noti i nomi è stata l'analisi della Suddeutsche Zeitung su una valanga di file ottenuti proprio da giornale tedesco e condivisi con l'Icij, l'International Consortium of Investigative Journalists.

E tra i documenti emergono i nomi della Regina Elisabetta II di Inghilterra, quello di Bono degli U2, di Madonna e di Paul Allen, co-fondatore di Microsoft; ed è proprio il nome della Regina Elisabetta a stupire più, in quando regna in Inghilterra e, per contro, il proprio patrimonio personale lo “porta via” dallo stesso Regno a favore di altri Paesi.

Ma a fare tutto ciò non è l’unica; pure quella di Giordania, Bono Vox e Madonna la imitano. Ma anche il ministro al commercio di Trump e il finanziere George Soros. L’élite mondiale non paga le tasse e a quanto pare nessuno si salva. Sono alcuni dei nomi emersi dai Paradise Papers, tredici milioni di documenti riservati che hanno svelato investimenti in paradisi off-shore di migliaia di imprenditori di tutto il mondo, tra cui 120 politici.

Nella lista spuntano anche i nomi di Wesley Clark , ex comandante della Nato in Europa e quello del ministro del commercio di Trump. Inoltre, sempre nella lista, figurano il nome del tesoriere del primo ministro canadese Justin Trudeau.

Si tratta, in tutto, di 13,4 milioni di documenti top secret che di fatto rivelano anche alcune operazioni offshore come ad esempio l'interesse per le Isole Cayman da parte della Regina d'Inghilterra. I documenti arriverebbero da due studi di professionisti che gestiscono le società offshore. Il primo è Appleby, fondato alle Bermuda, il secondo è Asiaciti Trust che ha il suo quartier generale a Singapore.

Le società offshore di fatto sono società estere che vengono collocate in Paesi prive di imposte sui profitti e dove viene tenuto il massimo riserbo sui nomi dei titolari. Va sottolineato che detenere una società offshore è del tutto legale se dichiarata al fisco e se vengono informate delle operazioni le autorità nazionali.

Nell'elenco, infine, ci sarebbe anche il nome del ministro del Commercio Usa, Wilbur Ross. Secondo quanto emerge dai file dei "Paradise Papers", Ross avrebbe fatto affari con parenti e amici di Putin. Ma di fatto il nome che colpisce di più è proprio quello della Regina d'Inghilterra. Almeno 10 milioni di sterline dei fondi privati di Sua Maestà sono stati investiti in un fondo off-shore alle isole Cayman e alle Bermuda dal Ducato di Lancaster, insieme al Ducato di Cornovaglia dell’erede al trono, una delle maggiori proprietà immobiliari e terriere del Regno Unito.

 

LA DONCHIAN STRATEGY PUNTA VERSO LO SHORT

Lunedì scorso, ore 16:30, sempre nell’intento di sfiancare il mercato, abbiamo optato per un’ulteriore entry long sull’S&P500, valendoci del certificate Bnp Paribas NL0011608559, acquisito a 9,6 euro e con stop fissato a 9,36 euro.

Ecco il grafico delle ultime 15 sedute:

 

immagine-medie-mobili

 

Già mercoledì 15, il cattivo andamento dei futures, che stavano a – 10,8 punti, consigliava di smarcarsi al più presto dall’investimento, il che avveniva alle ore 09:50, con il certificate a 9,34 euro, con una perdita del 2,7% in sole tre sedute. Come si nota dall’immagine, la linea rossa della media a 5 giorni si sta avvicinando a quella verde a 20 giorni. L’immediato futuro darà short?

 

FONDAMENTALMENTE

Dopo l’inizio più che rassicurante, il nostro poker di mezza estate, composto da aziende che continuiamo a giudicare molto positivamente, ha preso a calare vistosamente e attualmente si presenta così:

 

Azienda

Settore

Data acquisto

Profitti/Perdite %

Mckesson

Biotecnologie

21.08.2017

- 4,19

Prima Industrie

Sistemi laser

21.08.2017

- 7,14

Posco

Acciai

21.08.2017

- 1,42

United Technologies

Meccanica avanzata

21.08.2017

- 2,25

 

La performance media registra un calo del 3,75%, ma riteniamo che la bontà dei bilanci avrà la meglio.

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