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Previsioni 2015: nelle mani della BCE!

Secondo gli esperti di Loomis, lo scenario dipenderà dagli interventi della Banca Centrale Europea che potrebbe decidere di acquistare titoli sovrani e obbligazioni societarie

di Redazione Soldionline 19 dic 2014 ore 14:32

A cura degli strategist e gestori di Loomis, Sayles & Company

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PROSPETTIVE MACROECONOMICHE
Tom Fahey, senior global macro strategis
C’è movimento nei portafogli globali, trainato dal rialzo del dollaro. L’andamento del dollaro americano riflette il continuo riorientamento della politica delle banche centrali, la fine del superciclo delle commodity e le previsioni di un rallentamento della crescita nei mercati emergenti. Queste dinamiche fanno parte del nostro scenario di base già da un po' di tempo. Dunque, cosa ci ha sorpresi? L’ampiezza delle oscillazioni dei prezzi, soprattutto per quanto concerne il petrolio e il rialzo del dollaro rispetto ad alcune valute dei mercati emergenti collegate al petrolio e a più alto beta. Tutti stanno rivedendo al ribasso le stime sui prezzi delle risorse e al rialzo l'orientamento del dollaro, con conseguenti tensioni sulla crescita globale e sui possibili sviluppi.

cina_2CINA
Josh Demasi, portfolio manager, azionario mercati emergenti
Nel 2015 potremmo assistere a un indebolimento dello yuan in linea con il rafforzamento del dollaro americano, tuttavia una forte svalutazione è improbabile. Il governo e la banca centrale cinesi desiderano uno yuan stabile per facilitare gli investimenti e gli scambi commerciali. Un indebolimento orchestrato dello yuan potrebbe accelerare la fuga di capitali esteri, cosa che la Cina certamente non vuole. L’intenzione è di ridimensionare il sistema bancario ombra utilizzando in parte gli investimenti esteri, pertanto le autorità non vogliono mettere in pericolo questa politica.

petrolio_5PETROLIO
Harish Sundaresh, portfolio manager e analista materie prime
Il petrolio si attesterà a 40 o a 140 dollari? Non è chiaro contro chi stanno agendo i sauditi, se contro il gas di scisto negli Stati Uniti o contro i membri del loro stesso cartello. In ogni caso, il prezzo del petrolio resterà basso a lungo e la traiettoria per un rialzo dei prezzi sarà più lenta. Tuttavia, i prezzi estremamente bassi nel breve termine potrebbero alterare la situazione e mettere in difficoltà alcuni paesi membri dell’OPEC, determinando un forte rialzo dei prezzi nel più lungo termine.

DINAMICHE GEOPOLITICHE
Elaine Stokes, portfolio manager obbligazionario del team full discretion
Stiamo monitorando attentamente la situazione globale: la lotta per le risorse naturali, tra cui acqua, energia e metalli sta iniziando a produrre strane alleanze. In alcuni casi, le risorse e il potere cadranno probabilmente nelle mani di governi meno amichevoli a causa di improbabili alleanze, come quella tra Cina e Russia o tra Iran e Russia, mentre la Cina acquista un’isola al largo delle coste del Venezuela. Questo fenomeno determinerà continui sconvolgimenti e ritarderà una risoluzione rapida ed equa del problema delle risorse su scala globale.

INFLAZIONE DEI SALARI NEGLI STATI UNITI
Brian Kennedy, portfolio manager obbligazionario del team full discretion
Alla flessione del tasso di partecipazione negli Stati Uniti è attribuibile in parte il calo del tasso di disoccupazione ufficiale. Sarà interessante assistere alla reazione della Federal Reserve poiché questo dato continua a scendere. A meno che non aumentino le pressioni sui salari, la banca centrale americana potrebbe decidere che non è più il caso di posticipare il rialzo dei tassi di interesse a breve termine.

CREDITO GLOBALE

Scott Service, portfolio manager, obbligazionario globale
Lo scenario nel 2015 dipenderà dagli interventi della Banca Centrale Europea che potrebbe decidere di acquistare titoli sovrani e obbligazioni societarie. Ultimamente l’andamento degli spread euro corporate appare positivo nell’attesa di un nuovo Quantitative Easing. Ma gli spread potrebbero restringersi ancora se la BCE realizzerà le misure previste.

AZIONI GLOBALI
Lee Rosenbaum, portfolio manager, azionario globale
Chi si aspetta un forte incremento degli investimenti fissi nel 2015 resterà deluso. Tutti i dati indicano un rallentamento della crescita globale, con conseguenti pressioni sulla crescita dei ricavi organici nel breve termine.

TURBOLENZA IN EUROPA
Julian Wellesley, analista senior, azionario globale
Nell’Eurozona molti ritengono che, dopo anni di disoccupazione elevata e deterioramento dello standard di vita, l’esasperazione per la fase di austerity aumenterà la popolarità dei partiti politici di estrema destra e di estrema sinistra in vista delle elezioni generali in Spagna, Portogallo, e forse in Grecia, del prossimo anno. Gli investitori devono selezionare i titoli con molta attenzione.

LIQUIDITÀ DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO

Matt Eagan, portfolio manager obbligazionario del team full discretion
Le dinamiche di negoziazione hanno subìto un cambiamento interessante. Il numero di intermediari disposti ad assumersi il rischio è diminuito drasticamente (dal 2008). Inoltre, negli ultimi mesi c’è un numero crescente di grandi società buy-side con lotti voluminosi da negoziare. Un unico enorme lotto è stato sostituito da cinque o sei grandi lotti facendo chiaramente aumentare la competizione nell’attività di trading. A sua volta, ciò ha complicato l’execution nonché prodotto qualche falso segnale sulla liquidità. Questo microcosmo potrebbe influenzare fondamentali e volatilità.

INSOLVENZE
Diana Monteith, direttore obbligazioni convertibili e situazioni speciali
I fallimenti nel 2015 saranno limitati poichè la maggior parte delle società in difficoltà é riuscita a rinviare le scadenze. Chi é più a rischio? Un piccolo settore con rating CCC, i cosiddetti zombie CCC, società con un business model inefficiente che non hanno la possibilità di ricapitalizzarsi e che potrebbero essere costrette alla ristrutturazione a causa dei vincoli di liquidità e/o della pressione dei creditori.

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