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Le azioni che non mi piacciono

Sono numerose le azioni di società da cui è meglio stare alla larga. Alcune non sono amate neanche dai loro vertici. Altre hanno piani assurdi o presentano debiti spaventosi

di LombardReport .com 26 lug 2017 ore 09:27

a cura di Guido Bellosta

 

Alcuni amici ci chiedono se abbiamo azioni che non consideriamo o che disprezziamo magari per partito preso. E' vero, ne abbiamo, ma neppure sotto tortura ne faremmo i nomi. Due sono nomi altisonanti di ottime società quotate sul largo mercato che hanno calpestato anni fa i diritti dei soci di minoranza. Sono operazioni decretate (e parzialmente) fallite tanto tempo fa ma mi hanno mostrato lo sprezzo nei riguardi dei piccoli soci e perciò per ripicca non le cito mai né le consiglio, anche se una è un gioiellino. Vi è poi una società quotata sull'AIM che per me rappresenta un grosso punto interrogativo per talune operazioni sui propri titoli. Operazioni approvate che per me sono incomprensibili. Anche in questo caso il silenzio è d'obbligo. Questa è la prima di questo settore, ma anche un'altra non convince. Nel dubbio... non ne parliamo.

borsa-piazza-affariMa sull'AIM dobbiamo tenere la manina leggera nella critica, le società  quotate sono infatti notoriamente "scommesse" e il rischio è implicito fino a quando non passano a MTA o STAR ove dovrebbero offrire maggiore chiarezza sui loro conti inoltre, proprio sull'AIM, troviamo in tale attesa di passaggio su MTA e STAR fior di gioiellini, è perciò tassativo non fare di ogni erba un fascio! Seguite però gli internal dealing: talvolta sono patetici o divertenti, amministratori che acquistano poche centinaia di euro dei propri titoli... altri che li svendono! Per fortuna la comunicazione è obbligatoria. Ma il mercato verrà veramente influenzato positivamente leggendo l' avviso che presidente o amministratore delegato hanno comperato "ben" alcune centinaia di euro di controvalore dei propri titoli? Mah, abbiamo dubbi...

 

Sul mercato MTA c'è anche una società le cui quotazioni sono considerate elevatissime da persone vicine ai vertici, inutile quindi avvicinarsi a tale titolo se gli stessi vertici considerano tali prezzi stellari. Vi è anche una società oggetto di una stranissima operazione sul capitale effettuata pochi mesi fa e totalmente incomprensibile ai più. Per non parlare di un grande e noto nome che aveva fatto promesse mirabolanti sullo sviluppo di una certa attività con effetti ottimi sulle quotazioni e che poi ha totalmente dimenticato di parlarne in tutti gli altri successivi bilanci, con relativo spaventoso crollo dei titoli.

Naturalmente in passato ci sono state molte altre società che hanno presentato piani assurdi o che avevano debiti spaventosi, per non parlare dei bilanci truccati ma approvati, magari dai sindaci. Non c'è bisogno di risalire alla febbre tecnologica del 2000, questi casi accadono spesso, troppo spesso, alla lunga però la legge della borsa castiga tutti. L'importante è stare lontani ove qualche cosa non dovesse quadrare, può essere una impressione errata, ma la legge della borsa è durissima, "prima regola non prenderle" e nel dubbio... meglio non rischiare e non consigliarle!

 

Per altre raccomandazioni di borsa: LombardReport.com

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