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Italia: in Borsa, coi BTp o fuori del tutto?

Il punto, sull’Italia ed i suoi mercati finanziari, in questo maggio 2016, può essere riassunto in una breve frase: “NON ripetere gli errori di 12 mesi fa”

di Redazione Soldionline 23 mag 2016 ore 09:17

Commento giornaliero di www.recce-d.com

Il punto, sull’Italia ed i suoi mercati finanziari, in questo maggio 2016, può essere riassunto in una breve frase: “NON ripetere gli errori di 12 mesi fa”. Un anno fa, come ricorderete, c’era chi scriveva e diceva “VIVA DRAGHI”, e prometteva ai Clienti performances elevate: la Borsa di Milano veniva presentata come “la migliore opportunità tra le Borse di Occidente, da tutte le banche globali di investimento, e da tutte le Reti italiane di vendita, incluse SGR e SIM. Oggi naviga a 17500 punti, tristemente sotto di ben 6500 punti dai livelli toccati poco più di un anno fa. Un tracollo? Per nulla: il mercato ci ha detto che era senza motivo il rialzo dell’inizio del 2015, che i venditori spiegavano con il “bazooka di Draghi”. La maggioranza non sapeva cosa fosse un bazooka, e neppure come funzionano i meccanismo della politica monetaria. Ma non gliene importava nulla: l’importante era avere un “forte tema di vendita”, tanto le perdite sarebbero poi state dell’investitore finale. Veniamo ad oggi: per l’Italia si prospetta un’estate movimentata e sarà  molto, molto importante evitare gli errori di anno fa, se vuole proteggere il proprio patrimonio e magari guadagnare qual cosina. Un esempio concreto: i titoli dei nostri quotidiani la settimana scorsa si cono tutti concentrati sul “successo in materia di flessibilità” del nostro Governo, ma a noi sembra un’euforia non giustificata. Ci risultano più appropriate su questo tema le parole scritte ieri da Eugenio Scalfari, su Repubblica, da cui ricaviamo un estratto:
 

La novità che riguarda in special modo l’Italia consiste in un improvviso mutamento della Germania, da una politica fin qui di costante rigore economico e finanziario ad una improvvisa e rilevante flessibilità. Questa parola ha ormai assunto vari significati, ma nella sua essenza consente un trasferimento di risorse in favore d’un Paese che ne ha urgente bisogno. Nel caso in questione in favore dell’Italia, che da mesi ne fa urgente richiesta con motivazioni che variano seguendo sempre nuove circostanze ma il cui obiettivo è comunque il medesimo: disporre di maggior denaro affinché la nostra economia riprenda fiato con conseguenze finanziarie, sociali e quindi anche politiche. Il presidente della Commissione di Bruxelles, Jean-Claude Juncker e il suo vice-presidente erano da tempo orientati in questo senso, ma la Germania si opponeva ed aveva perfino preso le distanze — sia pure in modo felpato — dalla politica espansiva della Bce.
Draghi da quell’orecchio non ci sentiva, ma se il freno nei suoi confronti fosse stato tenuto troppo a lungo avremmo probabilmente assistito ad uno scontro a dir poco drammatico.

 
Recce’d ha richiamato, più e più volte, l’attenzione dei lettori sulle tensioni intorno al Presidente della BCE, che al contrario al pubblico italiano viene quasi sempre presentato come vincente e circondato da un consenso che non esiste. Scalfari parla correttamente di scontro drammatico: noi di Recce’d vi anticipiamo che questo scontro è stato solo rinviato (è stata “spesa” la fiche dei migranti) ma continuerà ad essere un condizionamento per i mercati finanziari in estate.

CONCLUSIONE    Recce’d vi ha scritto, molte volte, che è prevalente l’atteggiamento di “tenere tranquilli” il pubblico degli investitori, allo scopo di pilotare i loro investimenti. Spesso, in passato, si è arrivati anche a distorcere la realtà, a presentare un quadro più roseo di quello reale: ed alla fine, poi, il conto lo hanno pagato gli investitori. Cioè noi.

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GLI ALTRI TEMI che avranno oggi un visibile impatto sui mercati li trattiamo nel nostro The Morning Brief (disponibile dalle ore 7,00 per i Clienti e attraverso la nostra app). Ecco una sintesi per punti:

1.     Abbiamo tutti girato un angolo? E non ve ne hanno parlato?     Il Wall Street Journal titolava nel fine settimana: Talk of recession turn into worries about higher interest rate. Forse sarà meglio dare una occhiata nel dettaglio ai portafogli?

2.     Scontro sui cambi durante il G7 nel weekend    Le agenzie di stampa parlano di scontri espliciti sugli interventi per indebolire lo yen contro dollaro USA: questa mattina i mercati reagiscono

3.     Macro della settimana: Fed in massima evidenza    Yellen parlerà venerdì, e molti altri membri del Board in settimana: il modo migliore per anticipare un rialzo già a giugno?

4.     SEZIONE L'OPERATIVITA'    Questa settimana la sezione dedicata all’operatività si concentrerà sui cambiamenti di portafoglio che potrebbero essere necessari per anticipare un cambio di scenario che sembra imminente

5.     SEZIONE L'ANALISI      Nessuno ve ne ha scritto, ma alcuni tra i maggiori Fondi Pensione del mondo anglosassone sono in crisi: e farete bene ad informarvi, perché le implicazioni sono forti anche per la gestione del vostro portafoglio titoli (oltre che per la vostra pensione integrativa)

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