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Ferrari, Fiat, Volkswagen: opportunità, immobilità, falsità

Paradossalmente il settore auto in questi ultimi tempi è sotto i riflettori dei mercati per notizie positive, come l’IPO Ferrari, e notizie negative, come il caso Volkswagen

di Redazione Soldionline 23 ott 2015 ore 10:51

A cura di TradingRoomRoma

Paradossalmente il settore auto in questi ultimi tempi è sotto i riflettori dei mercati per notizie positive, come l’IPO Ferrari, e notizie negative, come il caso Volkswagen. C’è un nesso con le economie di Usa, Germania e Italia oppure è solo una coincidenza senza alcun nesso? La “cittadinanza economico-finanziaria” conta e può essere così riassunta:

ferrari51)    Ferrari. Il marchio del lusso italiano che, soffocato dalla burocrazia italiana e dalla perdita di competitività del nostro paese, cerca nuove e stimolanti opportunità su piazze finanziarie evolute dove il mercato dei capitali esiste veramente ed è efficiente. L’IPO Ferrari rappresenta l’eccelenza italiana che fugge o viene acquisita. USA = tecnologia e multinazionali
GUARDA L'INFOGRAFICA: Tutti i numeri dell'Ipo di Ferrari            

2)    FCA. Chi è già “sistema Italia”, come Fiat, mette un piede in America cercando di svecchiare un sistema bancocentrico dove la grande impresa di famiglia ha sfruttato, fin quando fosse possibile, l’aiuto di stato e l’appoggio politico per un benessere generalizzato con la benedizione dei sindacati. Italia = bancocentrismo, burocrazia delle caste e piccole imprese familiari

3)    Volkswagen. I tedeschi, precisi e puntuali, hanno preso seriamente a cuore l’integrazione europea ed hanno preso come esempio la Grecia che ha truccato i conti pubblici, una integrazione a ribasso quindi. La Germania è l’industria pesante, è il paese che ha il  monopolio per il mercato interno europeo…un benchmark usurato? Se analizziamo il pil ed il reddito pro-capite sicuramente un obiettivo da raggiungere per gli altri governi europei

Il debutto di Race (Ferrari americana) ieri è stato il simbolo e la fotografia di due sisitemi: Race +5% e Fiat -5% un segno dei tempi che corrono, del mercato globale dove tutti possono comprare tutti. La Volkswagen silenziosamente si lecca le ferite e in Italia vige il pensiero “ogni crisi è opportunità”…è finalmente giunto il momento della ripresa? Non ditelo ai politici…già sfruttano una congiuntura favorevole (petrolio e bassa inflazione, Bce, spread ridotto…) per fare campagna elettroale.            

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