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Curva dei rendimenti Usa e recessione

Dal 2010, la curva dei rendimenti americana si è appiattita, ma ciò non significa necessariamente che siano aumentati i rischi di una recessione. Ma tale appiattimento non dovrebbe preoccupare

di Redazione Soldionline 11 dic 2017 ore 14:45

Da anni qualsiasi recessione è stata preceduta da un'inversione della cirva dei rendimenti. Ma non vale il viceversa e ci sono anche state inversioni della curva che non sono state immediatamente seguite da una recessione. Lo evidenziano gli esperti di Deutsche Bank nella sua rubrica "chart of the week", ossia il grafico della settimana.

Ecco l'analisi dell'asset manage tedesco:

 

Almeno a partire dal 1970, negli Stati Uniti qualunque recessione è stata preceduta da una inversione della curva dei rendimenti.

Tuttavia, ci sono anche state inversioni della curva che non sono state immediatamente seguite da una recessione, come mostra il nostro grafico della settimana. Una curva dei rendimenti invertita è rara. Si verifica quando i rendimenti a breve termine salgono sopra i rendimenti a lungo termine, o quando i rendimenti a lungo termine scendono al di sotto dei rendimenti a breve termine.

Normalmente, si richiede un rendimento maggiore quando si acquistano, ad esempio, Treasury statunitensi a 10 anni rispetto a quelli con scadenza a 2 anni. Quanto in più dipende, in parte da quanto alta si attende la crescita economica, l’inflazione e dall’andamento futuro della politica sui tassi della Fed. Ciò rende la curva dei rendimenti un indicatore economico utile e molto osservato.

 

diagramma-stock

Noi ci aspettiamo che la curva dei rendimenti statunitense si appiattisca ulteriormente. Gli scettici della crescita potrebbero considerarlo come un segnale di depressione economica. Tuttavia, sono stati necessari mediamente 14 mesi prima che l’inversione della curva dei rendimenti (rendimento dei titoli di Stato a 10 anni meno il tasso di interesse sui fondi federali) fosse seguita da una recessione.

Estrapolando il recente appiattimento, si potrebbe pensare ad una recessione nei primi anni ’20 del secolo in corso. Naturalmente, tutto ciò potrebbe essere meno applicabile di quanto suggerisca la storia. Attraverso il quantitative easing, le banche centrali sembrano aver fortemente alterato le curve dei rendimenti. In ogni caso, al momento non ci aspettiamo che nei prossimi due anni l'economia americana vada in recessione.

 

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