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Cosa c’è da leggere nei dati delle banche?

Prendiamo alcuni spunti per interpretare al meglio i numeri trimestrali ed i commenti che arriveranno, da oggi alla fine della prossima settimana, dalle maggiori banche del Mondo

di Redazione Soldionline 13 ott 2016 ore 09:11

Commento giornaliero di www.recce-d.com

Tra Deutsche Bank e Unicredit, per non dire di MPS e Wells Fargo, non sono certo mancate le cattive (pessime) notizie sulle banche, nelle ultime settimane: per questo, noi prevediamo che i dati in uscita a partire da oggi negli Stati Uniti saranno seguiti ed analizzato, non solo negli Stati Uniti, con una particolare apprensione ed anche emozione. Tutto il mondo, ormai, ha chiaro che per il sistema bancario si è avviata una fase decisiva, e secondo alcuni osservatori terminale, almeno per ciò che riguarda le tendenze che abbiamo osservato dagli Anni Ottanta in avanti. Lo stesso Presidente del Consiglio italiano, di recente, ha annunciato al pubblico che il sistema bancario in Italia andrà dimezzato nelle dimensioni, mentre dall’estero (senza parlare) sono da anni già iniziati i tagli del personale (di recente Morgan Stanley, HSBC, Commerzbank e molte altre), a cui si è accodata anche la Banca Nazionale del Lavoro ieri (del gruppo francese BNP Paribas). Quali sono i problemi che pesano sulle prospettive del sistema bancario? Sono molti, un lungo elenco che ci porterebbe ad esaurire tutto lo spazio di questo contributo. Tra i più evidenti, e di maggiore attualità visto che siamo nella settimana dei risultati, c’è quello della caduta della redditività: e di recente, ha suscitato un enorme interesse globale un articolo di Larry Summers, pubblicato su una rivista specializzata, nel quale si discuteva proprio di questo tema. Ne ha scritto con dettaglio anche il Finacial Times, in questo modo:
 
(…) in a new paper, Summers and graduate student Natasha Sarin concluded lenders are still too vulnerable to panics. You would, however, be wrong. According to Sarin and Summers, the problem isn’t that post-crisis reforms were insufficient, but that they undermined financial stability by taking away lenders’ ability to make money. Fewer revenue streams and higher legal costs mean banks don’t have as much flexibility to earn their way out of their mistakes as they did in the past. As a result, bank leverage has effectively gone up. Increases in regulatory capital ratios and greater holdings of safe assets were more than offset by a decline in “franchise value”. The system would be safer if only banks could defraud customers with impunity and rip people off by overcharging on everything from interchange fees to overdrafts.
 
L’analisi di Larry Summers ci porterebbe quindi a concludere che oggi le banche globali sono fragile, sono instabili (come vediamo tutti i giorni) e perche dopo la Grande Crisi c’è stato “un calo dei flussi di ricavi e un aumento delle spese legali”, e da qui poi sarebbe derivato un “aumento della leva finanziaria” (leverage) ovvero un aumento dell’indebitamento. La conclusione è amarissima: il solo modo per restituire stabilità a queste banche sarebbe quello di “defraudare i loro Clienti con impunità”. Domani commenteremo i dati delle due tabelle qui sotto: dove già vi abbiamo messo in evidenza il rapporto tra la capitalizzazione di mercato (MVE) ed il totale dell’attivo, ovevro degli assets (A).
 
CONCLUSIONE   Recce’d oggi vi ha fornito alcuni spunti per interpretare al meglio i numeri trimestrali ed i commenti che arriveranno, da oggi alla fine della prossima settimana, dalle maggiori banche del Mondo

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Nel daily dedicato ai Clienti, The Morning Brief, di oggi 13 ottobre 2016, abbiamo trattato i seguenti temi:

  • Prosegue la stagione degli utili societari: oggi le prime grandi banche USA
  • Petrolio che torna stamattina sotto i 50$ mentre l’euro sta per scendete sotto 1,1000 contro USD
  • Situazione in leggero miglioramento per l’economia di Eurozona: lo dicono anche i dati di ieri per la produzione industriale
  • SEZIONE L'OPERATIVITA'  nella Campagna Presidenziale USA, il tema economico più dibattuto è “crescita economica o recessione?”: una analisi operativa da lunedì scorso a domani
  • SEZIONE L'ANALISI   le dichiarazioni del Governo britannico hanno rimesso con urgenza all’attenzione del mondo il tema della “globalizzazione” di cui Recce’d vi informerà fino a domani

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