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E' troppo presto per sapere come sta andando la Brexit

I dati economici immediatamente successivi alla scelta referendaria puntavano decisamente al brutto, quelli successivi hanno attenuato le preoccupazioni. Tanto che gli ultimi PMI hanno sorpreso in positivo.

di Marco Delugan 8 set 2016 ore 11:05

La Brexit funziona oppure no? Saperlo sarebbe importante per diversi importanti motivi, in primo luogo economici e politici. Ma i dati sull’economia britannica usciti finora non riescono a chiarire le cose.

Gli ultimi usciti sull’andamento del settore manifatturiero non sono stati positivi: in luglio la produzione è scesa dello 0,9% su base mensile (attese -0,4%); ed è invece salita dello 0,8% su base annua, ma in questo caso le attese erano di una crescita maggiore, dell’1,7%.

Ma non è detto che l’andamento non entusiasmante della manifattura sia dovuto alla Brexit, visto che già nei mesi precedenti le cose non stavano andando benissimo: la produzione era già scesa dello 0,2% in giugno e dello 0,6% in maggio.

brexitLa produzione industriale, però, di cui quella manifatturiera è parte, in luglio è salita dello 0,1%, un risultato migliore delle attese (-0,2%). Su base annua l’incremento è stato del 2,1%, anche in questo caso superiore a quanto si attendessero gli analisti (+1,9%).

Ma l’aumento della produzione industriale – che comprende manifattura, miniere e utilities – è dovuta soprattutto alla crescita del 4,7% della produzione di cave e miniere, mentre energia e approvvigionamento idrico sono cresciute rispettivamente dello 0,4% e dello 0,7%.

La situazione è resa (per ora) ancora meno decifrabile dal fatto che, mentre nel periodo immediatamente successivo al referendum di giugno gli indici PMI e le altre indagini economiche sembravano indicare una sicura recessione entro la fine del 2016, quelli successivi hanno progressivamente attenuato questi timori.

Come nel caso dell’indice PMI manifatturiero di Markit, salito a 53,3 punti in agosto, il livello più alto dal mese di ottobre del 2015; e del PMI dei servizi, salito oltre le attese degli analisti (50) a 52,9. Solo il settore delle costruzioni rimane in territorio negativo – 49,2 in agosto dai 45,9 di luglio – ma era già in difficoltà prima della Brexit.

E così, l’unica risposta possibile alla domanda iniziale è: troppo presto per dirlo.

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