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Azionario Europa, molte opportunità nel 2017

Secondo Rory Bateman, Head of UK & European Equities di Schroders, l'attuale contesto di riferimento è favorevole per gli investitori focalizzati sul lungo periodo. Il 2017 potrebbe essere un anno volatile

di Edoardo Fagnani 19 dic 2016 ore 11:15

"Il 2017 potrebbe essere un anno volatile per il mercato azionario europeo, ma questa volatilità può creare notevoli opportunità di investimento, soprattutto perché l’outlook degli utili societari è in via di miglioramento". E' quanto sostiene Rory Bateman, Head of UK & European Equities di Schroders.
Secondo l'esperto l'attuale contesto di riferimento è favorevole per gli investitori focalizzati sul lungo periodo, in quanto il mercato consente di acquistare numerosi titoli con valutazioni attraenti.
Nella seguente analisi Rory Bateman dettaglia le prospettive sull'azionariato europeo per il prossimo esercizio.

2017-6Il 2017 potrebbe essere un anno volatile per il mercato azionario europeo, ma questa volatilità può creare notevoli opportunità di investimento, soprattutto perché l’outlook degli utili societari è in via di miglioramento. A nostro avviso, infatti, dall’incertezza di mercato possono scaturire per gli investitori attivi di lungo periodo opportunità per comprare buone società con valutazioni attraenti.
 
Oltre ai diversi appuntamenti elettorali europei, anche i negoziati per la Brexit saranno osservati attentamente. Crediamo che la Brexit sia anzitutto una problematica del Regno Unito e pensiamo che non avrà un forte impatto negativo sul settore corporate dell’Europa continentale. Anzi, la ripresa economica europea resta lenta, ma stabile.
In questo scenario, le valutazioni continuano ad essere attraenti, sia in termini storici che in termini relativi rispetto ad altri mercati azionari. Inoltre, riteniamo che il 2017 possa essere l’anno in cui gli utili societari europei cresceranno al ritmo maggiore degli ultimi 5 anni. I rendimenti dei bond segnalano un’accelerazione delle aspettative sull’inflazione, il che generalmente è positivo per la ripresa degli utili. Settori come l’energia, le commodity, le utility e il comparto chimico hanno tutti visto revisioni positive delle attese sugli utili negli ultimi tre mesi e ci aspettiamo che questo trend prosegua l’anno prossimo.
 
Un altro trend che dovrebbe continuare nel 2017 è il venir meno della sovraperfomance dei settori quality, come i beni di prima necessità, percepiti come porto sicuro, a discapito di quelli value, quali i finanziari o le commodity. Negli ultimi anni il mercato è stato ampiamente guidato da driver macroeconomici, con le parti quality e growth che hanno sovraperformato quella value. La scarsa differenziazione interna a questi gruppi ha però creato nuove opportunità legate a erronee prezzature. Il settore bancario è un esempio di segmento altamente correlato. Esistono differenze notevoli tra le singole banche a livello di solidità di capitalizzazione, qualità degli asset, futuri dividendi potenziali o generazione di flussi di cassa. Il venir meno delle correlazioni permetterà al mercato di prezzare in modo adeguato queste differenze. Crediamo che si debba essere selettivi in modo prudente nei confronti delle banche.
 
Per quanto riguarda settori specifici, vediamo opportunità tra le rinnovabili e l’energia alternativa. Questo comparto spazia dalle automobili elettriche all’energia eolica ed è un’area dove serve una visione di lungo periodo, in quanto la tecnologia ha bisogno di tempo per dare i suoi frutti. Il trend delle componenti elettriche nelle automobili e delle macchine automatizzate ha però sicuramente spazio per crescere. Per quanto riguarda l’energia eolica, le incertezze seguite all’elezione di Trump negli Usa hanno creato l’opportunità di acquistare titoli a valutazioni più convenienti. Anche questo però è un tema di lungo termine e di respiro globale, che non dipende da un solo Paese. Un altro comparto dove vediamo delle opportunità è quello dei beni di lusso. Tra i fattori di supporto del settore figurano il continuo incremento del turismo e dei viaggi, il maggiore accesso delle firme di lusso ai mercati in crescita, l’innovazione dei prodotti e la capacità di aumentare i prezzi in caso di ritorno dell’inflazione. Inoltre molti marchi di lusso non hanno ancora sfruttato a pieno il potenziale offerto dall’e-commerce.
 
In conclusione, lo scenario politico nel 2017 dovrebbe provocare ulteriore volatilità che, a sua volta, dovrebbe creare opportunità di investimento significative. Le valutazioni sono competitive e la lenta ripresa economica in Europa fornirà un contesto solido affinché gli utili societari mettano a segno la performance migliore degli ultimi 5 anni.

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