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Agosto 2016: forza toro?

Nel giorno di Ferragosto 2016, abbiamo visto il petrolio risalire a 45$ sul mercato Nymex, il DAX di Francoforte tornare a 10.800 punti, lo S&P 500 viaggiare sui livelli massimi di sempre

di Redazione Soldionline 16 ago 2016 ore 09:04

Commento giornaliero di www.recce-d.com

I contributi di Recce’d per SoldiOnline, fino alla settimana finale del mese di agosto, saranno legati ai temi di attualità, e non avranno una cadenza regolare. Il formato quotidiano riprenderà alla fine del mese di agosto. Manterrà invece la cadenza quotidiano il nostro The Morning Brief, dedicato ai Clienti, e proseguirà l’attività sul nostro Blog.

Nel giorno di Ferragosto 2016, abbiamo visto il petrolio risalire a 45$ sul mercato Nymex (primo grafico sotto), il DAX di Francoforte tornare a 10.800 punti, lo S&P 500 viaggiare sui livelli massimi di sempre (ancora nel primo grafico qui sotto), e persino l’indice di Borsa di Shanghai toccare il livello massimo degli ultimi sette mesi. Il quadro dei mercati internazionali è decisamente “bullish”, come mai negli ultimi 24 mesi. Il contrasto con le “raccomandazioni” che si leggono da febbraio 2016 ad oggi è molto evidente: la maggior parte degli strategisti e degli analisti ha raccomandato, negli ultimi sei mesi, cautela e prudenza, specie sull’azionario. E’ famosissima la raccomandazione di Goldman Sachs di fine luglio: vendere l’azionario “per tre mesi” (ne scrivemmo nel nostro Blog). Il tema centrale, di questa prima metà del mese di agosto, è proprio quello: come si possono riconciliare le raccomandazioni a vendere con i massimi di tutti i maggiori indici di Mercato? Ma soprattutto: il migliore tema di investimento, oggi, quale è? Delle due l’una: se i mercati si devono piegare alla visione degli analisti, oppure se al contrario i mercati continueranno per la loro strada e saranno allora gli analisti a “correggere le stime”. Recce’d, come sempre, offre ai lettori la sua ricetta: che è quella di NON affidarsi a previsioni di medio termine di presunti “strategisti” ed adottare invece un atteggiamento più cauto ed insieme più dinamico, analizzando con maggiore attenzione giorno dopo giorno tutte le informazioni disponibili, ed attribuendo alle nuove informazioni, quelle più recenti, un peso maggiore sulle scelte di portafoglio. Un esempio? Le previsioni “di consenso” per l’economia degli Stati Uniti oggi collocano allo 1,6% la crescita del Prodotto nazionale, e si tratta di una previsione molto bassa, che se fosse confermata si tradurrebbe in un rallentamento economico rispetto al 2015. Noi di Recce’d però non ci accontentiamo mai del “consenso” (che spesso porta gli investitori fuori strada): e neppure ci facciamo trarre in inganno dal fatto che, in passato, sono state più frequenti le sorprese negative di quelle positive.  In Recce’d abbiamo elaborato una stima della crescita USA per il secondo trimestre 2016 molto più alta del consenso, e nell’ordine del 3%, e per conseguenza una stima per tutto il 2016 anch’essa più elevata del consenso, circa al 2,5%. Dati come questi potrebbero, nei prossimi mesi, costituire una “sorpresa” sia per il “consenso” sia per molti tra gli investitori, che oggi sono sotto pesati di equity e che potrebbero essere costretti a rincorrere i mercati. Se non lo sono già oggi.
 
CONCLUSIONE   Recce’d anche questa settimana come la settimana scorsa mette al centro delle sue analisi i più recenti dati per la crescita delle economie, dati che potrebbero portare ai mercati una serie di sorprese nella parte finale del 2016, ed anche alla rottura di tendenze pluriennali degli indici, come quella che vedete rappresentata nel secondo grafico in basso.

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